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Si parte da Gela, nel profondo sud della Sicilia, molto più vicino all'Africa che a Roma, e si prosegue verso nord, passando per Corleone, Palermo, Messina, Reggio Calabria, Gioia Tauro, Sibari, Scanzano Jonico, Otranto, Eboli, Napoli e Casal di Principe. Ultima tappa è Teano, il luogo storico dove Garibaldi ha consegnato il Regno delle Due Sicilie al re piemontese, Vittorio Emanuele. Da questi viaggi nasce "Terre profanate", un saggio sulla mafia nelle sue diverse forme regionali e sull'impatto che la presenza mafiosa ha sul popolo del Sud e sull'economia delle regioni dove è radicata. Storie di preti e professori, sindaci e sindacalisti, poliziotti e pubblici ministeri, agricoltori e imprenditori, giovani e anziani che raccontano come si vive al Sud, delle difficoltà che affrontano e delle speranze che nutrono. Una narrazione che incrocia presente e passato - dagli antichi greci a Gela alla lotta contadina; dal terremoto di Messina nel 1908 al bergamotto a Reggio; dagli errori dell'industrializzazione in Calabria alle bellezze naturali della costa pugliese; dallo splendido Teatro San Carlo di Napoli alla maestosa Reggia di Caserta - per recuperare tutta la bellezza e la straordinaria cultura che queste terre violate possono donare.